on 10 Ottobre |
in collana il giardino salvatico |
by Linda Valenti |
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Autore: Serena Balivo e Mariano Dammacco
Illustrazioni di Stella Monesi
L’arboreto Edizioni
Mondaino, settembre 2016
Direzione: Fabio Biondi
Coordinamento: Simonetta Piscaglia
Ideazione e realizzazione grafica: Lucrezia Gismondi
Pagine: 56
Rilegatura: in brossura
Dimensione: 16 x 16 x 0,5 cm
Prezzo di copertina: 5,00 €
ISBN 978-88-905737-5-0
Il libro L’inferno e la fanciulla contiene il testo integrale dell’omonimo spettacolo teatrale, testo di Serena Balivo e Mariano Dammacco, ma non solo: il libro si apre con “Chiamatemi Cenere. Chiacchiere a uso del lettore”, conversazione tra gli autori e Gerardo Guccini, storico del teatro e docente universitario, pensata per introdurre il lettore all’incontro con un testo teatrale sulla pagina scritta anziché a teatro.
La drammaturgia L’inferno e la fanciulla, accompagnata dalle illustrazioni originali di Stella Monesi, si fonda su una allegoria estesa tradotta teatralmente dall’alternanza di due figure, ossia “la Fanciulla” e “L’altra”, interpretate nello spettacolo dalla stessa attrice. La figura della Fanciulla, attraverso un linguaggio umoristico e narrativo, porta avanti una vicenda ambientata nel mondo dei bambini mentre la figura de “L’altra”, attraverso un linguaggio poetico, getta una luce altra sulla vicenda e suggerisce la possibilità che l’itinerario che sta tracciando la Fanciulla non racconti l’infanzia, bensì una condizione infantile, e ci mostri una donna che non riesce a smettere di essere bambina nelle sue attitudini mentali e nel modo in cui viene percepita dagli altri.
La Piccola Compagnia Dammacco, con sede a Modena, è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica per poi sviluppare una ricerca artistica comune realizzata in particolare da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo. Ai due si è poi unita la disegnatrice Stella Monesi.
La compagnia svolge le proprie attività perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi.
La compagnia ha portato il proprio lavoro all’interno di numerosi festival: Primavera dei Teatri, Teatri di Vetro, Tramedautore, Asti Teatro, Castel dei Mondi, Vie, Torino Fringe Festival, L’opera galleggiante, Il giardino delle esperidi, FIT Festival (Lugano, Svizzera), Festival PAN (Liptovský Mikuláš, Slovacchia) e, oltre che con L’Arboreto Teatro Dimora, ha avviato collaborazioni con ERT-Emilia Romagna Teatro, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna. Il suo lavoro artistico ha ricevuto riconoscimento dalla vittoria del Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2010 per il testo “L’ultima notte di Antonio”, dalla vittoria del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011 per il Primo studio de L’inferno e la fanciulla; lo spettacolo L’inferno e la fanciulla è stato finalista al Premio In-box Blu 2016; lo spettacolo Esilio è nella terna finalista del Premio Rete Critica 2016.
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