È Francesco Marilungo il vincitore della settima edizione di CollaborAction, l’azione del Network Anticorpi XL con cadenza biennale che sostiene attraverso un Premio la creazione di un/a coreografo/a emergente che si distingue nel panorama nazionale degli ultimi anni per la qualità artistica del proprio percorso autoriale.
Con il progetto CANI LUNARI l’autore, proclamato nella serata conclusiva della Vetrina della giovane danza d’autore svoltasi a Ravenna nell’ambito del Festival Ammutinamenti, si aggiudica il Premio CollaborAction che mette in palio 15.500€. Insieme alla somma da investire nella creazione, vengono messi in campo diversi strumenti di supporto allo sviluppo del progetto, dalle residenze creative, momenti di feedback con operatori e operatrici, alla realizzazione di una tournée nazionale dello spettacolo presso le rassegne, i festival e le stagioni dei partner dell’azione, tournée che ad oggi vede garantite 8 date.
Il nuovo progetto di Francesco Marilungo pone l’attenzione su una figura da sempre marginale nella società ma che continua a riprodursi nel tempo con tratti comuni e uniformità – quella della strega, della guaritrice, della magiara, come viene chiamata nel Meridione italiano. Questa sorta di astoricità della magia – nelle pratiche e nella figura stessa di chi le attua – secondo Ernesto de Martino affonda le sue radici nella paura umana, nell’incertezza, nel rischio di ‘essere agito da’ forze esterne e di perdere quindi la propria presenza nel mondo; rischio che può essere dominato solo con una forma culturale e rituale riconosciuta dalla comunità. Col rito magico l’essere umano vive e risolve la crisi nel piano simbolico, ripetendo parole e gesti di qualcuno che in passato ha vissuto la stessa difficoltà superandola. La rassicurazione viene dal mito ed è proprio il mito a consentire questa uniformità nel tempo.
CANI LUNARI vuole essere una riflessione sulla magia intesa in senso generale come ‘curvatura politica’, come un sapere alternativo alla logica della scienza positiva, senza considerare quest’ultima come l’unica forma di conoscenza possibile, senza confidare soprattutto che lo statuto di realtà incardinato da questa postura conoscitiva, coincida con la realtà in assoluto.
Francesco Marilungo si forma presso l’Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano per poi proseguire la sua formazione come performer seguendo il percorso IFA, approfondendo successivamente la pratica dell’RTC Method. Dal 2010 viene a contatto con artisti di fama internazionale come Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne, Romeo Castellucci e Claudia Dias.
Come performer negli anni lavora con diversi coreografi tra cui Enzo Cosimi, Mara Cassiani, Antonio Marras, Jona-than Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale attraverso il quale focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto.
Gli 11 partner che aderiscono alla settima edizione di CollaborAction sono:
Associazione Cantieri Danza (Emilia-Romagna), Associazione Mosaico Danza/Interplay (Piemonte), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali (Marche), Arteven – Circuito Teatrale Regionale (Veneto), ATER Fondazione – Circuito Regionale Multidisciplinare Emilia-Romagna, Circuito CLAPS (Lombardia), FIND Festival (Sardegna), Fondazione Armunia (Toscana), Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (Veneto), Fondazione Toscana Spettacolo (Toscana) e Teatro Pubblico Pugliese (Puglia).
« Online il bando per partecipare all’edizione 2025 di Premio Scenario! Torna l’appuntamento con la Settimana delle Residenze Digitali »