progetto di accoglienza e residenza per creazioni coreografiche
promosso da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano
Diversamente da quanto comunicato alcuni giorni fa, con la presente informiamo che a seguito di verifiche di compatibilità tecnica e organizzativa, i due progetti artistici a cui sono stati assegnati i periodi di residenza creativa al Teatro Petrella di Longiano sono:
• 18 – 29 aprile – Random Title Goes Here | Selachimorpha (4) – Compagnia Stalker – Daniele Albanese
• 2 – 13 maggio – Artificious (non qui non ora) – Glen Çaçi
Il Centro di Residenza Emilia-Romagna, composto da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e La Corte Ospitale di Rubiera, presenta ERetici 2025, la sesta edizione di Eretici. Le strade dei teatri, progetto di residenze creative rivolto a giovani artisti che si affacciano o si sono appena inseriti nel contesto delle arti sceniche e performative contemporanee, per un percorso di ricerca, creazione, confronto e crescita professionale.
Read More »Doppio appuntamento con e intorno a It’s a Match! di Micol Jalla
menzione speciale Premio Scenario infanzia e adolescenza 2024
aperto ad un massimo di 12 adulti
a cura di:
Micol Jalla
con il supporto di:
Martina Montini
Nicolò Tomassini
Ilaria Campani
It’s a Match! è uno spettacolo per preadolescenti che ha vinto la menzione speciale al Premio Scenario infanzia e adolescenza 2024 e che debutterà nella sua forma completa nel corso del 2025. La sua creazione ha avuto da sempre un carattere fortemente laboratoriale, nutrendosi delle storie, dei bisogni, dei desideri delle persone che hanno condiviso il percorso con noi. Parla di un mondo distopico in cui genitori e figli si scelgono a vicenda su un social network, “Kinder”, che contiene una serie di profili con cui fare match.
Swipe left or swipe right? Scorri a destra per mettere like, a sinistra per rifiutare. Se vi piacete sarete messi in contatto e, se vorrete, potrete incontrarvi per mettere alla prova il vostro feeling. E dopo qualche appuntamento, o subito, o mai, potrete decidere di diventare ufficialmente genitori e figli, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, tutti i giorni della vostra vita finché morte non vi separi.
Fa paura, vero? Eppure, è così anche nel mondo di oggi, dove, però, non ci si sceglie. Un’aspirante madre e un’aspirante figlia, dopo una serie di incontri sfortunati, si conoscono e decidono di adottarsi per sempre. Ma potersi scegliere tiene alla larga i problemi? Un processo di indagine condivisa con preadolescenti sui concetti di aspettativa, di perfezione, di auto imposizione, di adattamento, di delusione, di bisogno di approvazione: sulla difficoltà di essere figli e di essere genitori.
Vuoi far parte del percorso? Aiutarci a finire lo spettacolo condividendo una parte di te e alcune delle tue fragilità? O condividerci la tua esperienza come genitore?
Ecco due incontri per indagare i concetti di aspettativa, di perfezione, di delusione, di scelta, di predeterminazione, di adattamento, di inadeguatezza, di responsabilità̀, di giudizio, di crescita. La difficoltà di essere genitori.
PROGRAMMA
11 dicembre 2024. Farsi Ospiti
18.30-20.00
accoglienza e lettura integrale del testo It’s a Match! da parte delle attrici
20.00-21.30
opzione libera:
● chi vuole può andare a casa e inviare un feedback scritto o vocale su Whatsapp (subito o nei giorni successivi),
● per chi resta ci sarà una cena nella foresteria del Teatro Dimora, alla quale ognuno porterà qualcosa da mangiare. Durante la cena si aprirà un confronto/dibattito sul testo e le sue tematiche (durata stimata: 1 ora e mezza).
20 dicembre 2024. Farsi Complici
18.30-20.00
laboratorio di condivisione di pratiche
esercizi teatrali e di scrittura autobiografica per arricchire la drammaturgia dello spettacolo e approfondire le sue tematiche chiave
*partecipazione gratuita con sottoscrizione tessera Ass. culturale Arboreto (€ 15)
Per informazioni e iscrizioni: teatrodimora@arboreto.org
entro e non oltre lunedì 9 dicembre 2024
Dal 13 al 21 novembre 2024, presso il Teatro Dimora di Mondaino, l’artista Gloria Dorliguzzo con la collaborazione del maestro Gianluca Feccia aprirà la residenza a un gruppo di 12 donne dai 15 agli 80 anni di età per condividere con loro attraverso nove incontri laboratoriali le ricerche per il Dies irae. Concerto per donne e martelli e per coinvolgerle come protagoniste nella restituzione finale del lavoro, giovedì 21 novembre alle 20.00.
Il laboratorio sarà in orario serale (dalle 18.00 alle 21.00) durate la settimana e invece prenderà tutta la giornata (dalle 10.00 alle 13.00 e poi, dopo la pausa pranzo, dalle 15.00 alle 19.00) durante il fine settimana del 16 e 17 novembre 2024.
La partecipazione al laboratorio è gratuita con sottoscrizione tessera Associazione culturale l’arboreto al costo di € 15.
Per partecipare non è necessario avere pregresse esperienze in ambito teatrale o performativo. Occorre però procurarsi e portare con sè: 2 martelli (+ 1 di scorta), un paio di scarpe pesanti (tipo anfibi) e una gonna a metà ginocchio (che serviranno specificamente per la restituzione finale). Per il laboratorio si consiglia abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica.
Il Dies Irae si presenta come un concerto performativo che nasce da una ricerca dell’artista intorno alla compositrice Galina Ustvolskaya (1919-2006), soprannominata “Donna col Martello”, incarnazione vivente della Resistenza, e alle sue musiche. Il ritmo dei metalli sul legno e i suoni amplificati daranno vita ad azioni, spostamenti e gesti che saranno la traccia di un rituale misterioso, in un’idea di intima liberazione dai poteri omologanti.
Durante il laboratorio, le partecipanti apprenderanno una coreografia strutturata che rimarrà aperta alle possibilità dell’incontro, facendo esperienza della partitura musicale originale: questa infatti, dovrà essere assunta in modo da saperne cogliere precisamente gli accenti, le pause, le sfumature e in particolare il carattere timbrico.
Data la natura fortemente ritmica del lavoro, il musicista Gianluca Feccia guiderà le partecipanti nella creazione di una “partitura nella partitura”. Le interpreti verranno guidate, attraverso diversi esercizi ritmici, a interagire dinamicamente con la musica, attraverso la creazione di contrappunti timbrico/ritmici tanto in linea quanto in contrapposizione con la composizione stessa.
>>> per info e iscrizioni: teatrodimora@arboreto.org
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laboratorio a cura di Gloria Dorliguzzo
con la collaborazione di Gianluca Feccia
aperto a un massimo di 12 partecipanti, donne, di età compresa tra i 15 e gli 80 anni
QUANDO?
dal 13 al 21 novembre 2024
>> dalle ore 18.00 alle ore 21.00, durante la settimana
>> dalle ore 10.00 alle ore 13.00 + dalle ore 15.00 alle ore 19.00, il 16 e il 17 novembre 2024
PER PARTECIPARE:
*non è richiesta esperienza pregressa in campo teatrale e/o performativo*
Occorrente: 2 martelli a testa (+ 1 di scorta); scarpe pesanti / anfibi; gonna a metà ginocchio; abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica per il laboratorio
INFO E ISCRIZIONI
teatrodimora@arboreto.org
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GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE, ore 20.00
prova aperta a conclusione della residenza creativa
Dies irae. Concerto per donne e martelli
creazione Gloria Dorliguzzo
musica Galina Ustvolskaya
coreografie Gloria Dorliguzzo
maestro di musica Gianluca Feccia
produzione Fuorimargine – Centro di Produzione della Danza in Sardegna
con il supporto di Fondazione Lenz e C&C Company
ph Laura Farneti, courtesy of Fuorimargine
In occasione della chiusura del Corso di Alta Formazione I corpi e le voci della danza, organizzato e promosso da Cronopios, L’arboreto – Teatro Dimora e Cantieri Danza, sabato 26 ottobre dalle ore 15.00, presso la Casa della Cultura Italo Calvino di Calderara di Reno, nell’ambito del Festival multidisciplinare BLOOM, i 13 allievi condivideranno le pratiche performative e i materiali di ricerca che hanno elaborato durante il modulo di lavoro finale del percorso.
Il Corso di Alta Formazione per autori e autrici della scrittura corporea e delle performing art si è sviluppato tra aprile e ottobre 2024: sette mesi di intensa attività che hanno coinvolto i partecipanti in un percorso strutturato di specializzazione. Oltre a una formazione teorica generale, i giovani performer hanno approfondito la ricerca e lo sviluppo del linguaggio coreografico con Alessandro Sciarroni, Daniele Ninarello, Dewey Dell e CollettivO CineticO esplorando anche la drammaturgia dello spazio, della luce e del suono accanto a dramaturg, light designer e musicisti di fama nazionale e internazionale.
Il bagaglio di nozioni e saperi acquisiti e sedimentati durante i sette mesi di formazione si riflettono ora nelle pratiche performative e nei materiali di ricerca che saranno condivisi nella giornata conclusiva, restituendo così il caleidoscopio di forme, visioni e approcci alla creazione sperimentato durante il corso.
> h 15.oo
FUORI GIOCO
con Marco Bertani, Eva Luna Betelli, Rebecca Bondì, Chiara Bonfrisco, Alessandra Cocorullo, Alessandro De Giovanni, Francesca Dibiase, Alberto Galluzzi, Dania Grechi, Veronica Guerra, Roberto Leandro Pau, Melissa Presepi, Greta Ternelli
Nel calcio il fuorigioco è una delle posizioni in cui può trovarsi un calciatore. Di per sé non costituisce un’infrazione. È una posizione a metà. Così, gli artisti e le artiste de I corpi e le voci della danza si troveranno a metà tra l’intimo della creazione e il confronto con lo sguardo pubblico. Aperti ma ancora in parte protetti. Un po’ come quell’attaccante che prende la rincorsa e si proietta verso la porta. Forse il suo calcio sarà nullo. Ma questo non lo scoraggia. Squadra che vince non si cambia. Forse più che vincere è importante mettersi in gioco.
> h 19.00
Biagio Caravano/mk
Human
nell’ambito di shoulder season, monografia dedicata a mk
a cura di Stagione Agorà, Festival Danza Urbana, Casa della Cultura Italo Calvino/Cronopios
per E’ BAL – Palcoscenici per la danza contemporanea
in collaborazione con ATER Fondazione
Human indaga il rapporto tra il fuori e il dentro, un flusso caotico che oscilla costantemente tra provenienza e destinazione. Uno spazio interiore intimo per produrre un caos risonante, un corpo sonoro astratto e ambientale, immerso in un tempo espanso artefatto.
Read More »Domenica 20 ottobre, presso il Teatro 3 nell’ambio di Romaeuropa Festival, è stato proclamato il progetto vincitore del bando DNAppunti coreografici 2024: Fuck me blind di Matteo Sedda riceverà il sostegno per l’anno 2025.
FUCK ME BLIND – Matteo Sedda
idea e regia Matteo Sedda
coreografia e performance Marco Labellarte, Matteo Sedda
suono Gio Megrelishvili
drammaturgia e disegno luci Margherita Scalise
Ecco la motivazione della giuria:
“Sensualità, gioia e fatica. Uno sguardo alla tradizione proiettato in una struttura coreografica complessa, in continua evoluzione. Una partitura asciutta e mistica allo stesso tempo. Un suono che muove l’aria e uno sguardo all’unisono, che raccontano una relazione, la sia nascita e il suo sviluppo.”
Ringraziamo tutte le compagnie finaliste per la partecipazione e la cura: YoY performing arts, Elia Pangaro, Francesca Santamaria, Gaetano Palermo e Michele Petrosino.
DNAppunti coreografici è un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under35, promosso e sostenuto in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale – Teatro Herberia – Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender International Festival Bologna, Triennale Milano Teatro
Read More »Dal 28 novembre all’1 dicembre i progetti selezionati attraverso la quinta edizione del bando verranno presentati al pubblico in vari appuntamenti fruibili on line e in alcune occasioni particolari anche in presenza.
Per avere maggiori informazioni e acquistare i biglietti (contributo € 3,00) è possibile consultare il sito www.residenzedigitali.it. All’acquisto del biglietto verranno comunicate le istruzioni per la fruizione dell’opera.
I progetti selezionati sono Non Player Human del danzatore Simone Arganini e del designer digitale Rocco Punghellini; Radio Pentothal dell’attore e regista Ruggero Franceschini; Spazio latente di Filippo Rosati, fondatore di Umanesimo Artificiale; Metabolo II: Orynthia di Valerie Tameu.
Per vari mesi gli artisti hanno lavorato ai loro progetti, seguiti attraverso incontri regolari dai partner della rete e da tre tutor esperte della creazione digitale, a cui si è aggiunto da quest’anno un quarto professionista: Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti e Marcello Cualbu.
Ora è arrivato il momento per loro di confrontarsi con il pubblico!
CALENDARIO RESTITUZIONI
Giovedì 28 novembre
> ore 19:30, METABOLO II: ORYNTHIA di Valerie Tameu
in presenza presso La Corte Ospitale di Rubiera (RE) + online (invio del link via email dopo l’acquisto del biglietto)
durata: 50′ / online per 20 spettatori
> ore 21:00, SPAZIO LATENTE di Filippo Rosati
su Twitch
durata: 50′ / per 50 spettatori
Venerdì 29 novembre
> ore 19:30, NON PLAYER HUMAN di Simone Arganini e Rocco Punghellini
online su Twitch
durata: 60′
> ore 21:00, METABOLO II: ORYNTHIA di Valerie Tameu
online (invio del link via email dopo l’acquisto del biglietto)
durata: 50′ / per 20 spettatori
Sabato 30 novembre
> ore 18:30, RADIO PENTOTHAL di Ruggero Franceschini
online (invio del link via email dopo l’acquisto del biglietto)
durata: 60′
> ore 21:00, NON PLAYER HUMAN di Simone Arganini e Rocco Punghellini
online su Twitch
durata: 60′
Domenica 1 dicembre
> ore 18:30, RADIO PENTOTHAL di Ruggero Franceschini
online (invio del link via email dopo l’acquisto del biglietto)
durata: 60′
*contributo: € 3,00
Read More »È Francesco Marilungo il vincitore della settima edizione di CollaborAction, l’azione del Network Anticorpi XL con cadenza biennale che sostiene attraverso un Premio la creazione di un/a coreografo/a emergente che si distingue nel panorama nazionale degli ultimi anni per la qualità artistica del proprio percorso autoriale.
Con il progetto CANI LUNARI l’autore, proclamato nella serata conclusiva della Vetrina della giovane danza d’autore svoltasi a Ravenna nell’ambito del Festival Ammutinamenti, si aggiudica il Premio CollaborAction che mette in palio 15.500€. Insieme alla somma da investire nella creazione, vengono messi in campo diversi strumenti di supporto allo sviluppo del progetto, dalle residenze creative, momenti di feedback con operatori e operatrici, alla realizzazione di una tournée nazionale dello spettacolo presso le rassegne, i festival e le stagioni dei partner dell’azione, tournée che ad oggi vede garantite 8 date.
Il nuovo progetto di Francesco Marilungo pone l’attenzione su una figura da sempre marginale nella società ma che continua a riprodursi nel tempo con tratti comuni e uniformità – quella della strega, della guaritrice, della magiara, come viene chiamata nel Meridione italiano. Questa sorta di astoricità della magia – nelle pratiche e nella figura stessa di chi le attua – secondo Ernesto de Martino affonda le sue radici nella paura umana, nell’incertezza, nel rischio di ‘essere agito da’ forze esterne e di perdere quindi la propria presenza nel mondo; rischio che può essere dominato solo con una forma culturale e rituale riconosciuta dalla comunità. Col rito magico l’essere umano vive e risolve la crisi nel piano simbolico, ripetendo parole e gesti di qualcuno che in passato ha vissuto la stessa difficoltà superandola. La rassicurazione viene dal mito ed è proprio il mito a consentire questa uniformità nel tempo.
CANI LUNARI vuole essere una riflessione sulla magia intesa in senso generale come ‘curvatura politica’, come un sapere alternativo alla logica della scienza positiva, senza considerare quest’ultima come l’unica forma di conoscenza possibile, senza confidare soprattutto che lo statuto di realtà incardinato da questa postura conoscitiva, coincida con la realtà in assoluto.
Francesco Marilungo si forma presso l’Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano per poi proseguire la sua formazione come performer seguendo il percorso IFA, approfondendo successivamente la pratica dell’RTC Method. Dal 2010 viene a contatto con artisti di fama internazionale come Lisa Kraus ed Elena Demyanenko (Trisha Brown Dance Company), Cristina Morganti, Julie Anne Stanzak, Juliana Neves e Quan Bui Ngoc (Les Ballets C de la B), Gabriela Carrizo (Peeping Tom), Masaki Iwana, Yasmine Hugonnet, Jan Fabre, Gisele Vienne, Romeo Castellucci e Claudia Dias.
Come performer negli anni lavora con diversi coreografi tra cui Enzo Cosimi, Mara Cassiani, Antonio Marras, Jona-than Burrows/Matteo Fargion e Alessandro Sciarroni. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale attraverso il quale focalizza il suo interesse nella creazione di atmosfere frutto della giustapposizione di immagini strutturate su più livelli di rappresentazione. Nei suoi lavori ricorre al corpo come portatore del duplice valore iconico/narrativo per indagare le figure archetipiche dell’inconscio collettivo con particolare attenzione al perturbante, a tutto ciò che è connesso al desiderio interdetto.
Gli 11 partner che aderiscono alla settima edizione di CollaborAction sono:
Associazione Cantieri Danza (Emilia-Romagna), Associazione Mosaico Danza/Interplay (Piemonte), AMAT – Associazione Marchigiana per le Attività Teatrali (Marche), Arteven – Circuito Teatrale Regionale (Veneto), ATER Fondazione – Circuito Regionale Multidisciplinare Emilia-Romagna, Circuito CLAPS (Lombardia), FIND Festival (Sardegna), Fondazione Armunia (Toscana), Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza (Veneto), Fondazione Toscana Spettacolo (Toscana) e Teatro Pubblico Pugliese (Puglia).
L’Associazione Scenario promuove la ventesima edizione del Premio Scenario, che nasce allo scopo di valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro per la ricerca e l’inclusione sociale.
Read More »Giovedì 11 luglio, con il talk che avrà luogo alle ore 15 presso il Cortile della Scuola Elementare Pascucci di Santarcangelo, parte ufficialmente la terza edizione di FONDO: progettualità dedicata allo sviluppo produttivo e alla crescita professionale di artiste e artisti emergenti nata per iniziativa di Santarcangelo dei Teatri e che coinvolge 16 partner italiani tra cui L’arboreto – Teatro Dimora. In questa occasione saranno presentati al pubblico Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio, le cui ricerche sono state scelte per essere sostenute e supportate in questa nuova edizione.
FONDO nasce con l’obiettivo di sostenere progetti performativi che per loro natura richiedono lunghi tempi di creazione. Il programma prevede un supporto economico di 20.000 € dedicato alla ricerca artistica di ogni artista, un totale di 50 giornate di residenza a progetto e ospitate dai partner, la partecipazione ad almeno 4 workshop/masterclass nell’arco di un anno guidate da autrici e autori internazionali, un prezioso momento di consulenza drammaturgica e confronto con la scena europea: uno sguardo esterno affidato a compagnie vicine ai linguaggi proposti nei lavori supportati.
Anna Basti, Diana Anselmo, Flavia Zaganelli, Genny Petrotta, Giorgiomaria Cornelio, Lilith, Marco Corsucci, Serena Dibiase e Teodora Grano hanno composto la short list di artiste e artisti selezionati dai 16 partner quest’anno. Tra questi sono stati scelti per completare il percorso annuale Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio.
Genny Petrotta, classe 1990, è un’artista italiana che vive e lavora a Palermo. La sua pratica artistica, incentrata sull’installazione video e sulla scrittura, si propone di sublimare una vasta gamma di interessi, che spaziano dall’antropologia alla poesia e alla storia. Si è laureata in Discipline delle Arti e del Cinema presso l’Università D.A.M.S. di Palermo con una tesi su Realtà, Verità Estatica e Dati di Fatto nei film di Werner Herzog. Dal 2016, fa parte del collettivo artistico Il Pavone e ha esposto in vari festival e mostre. Dal 2017, lavora come assistente regista per il duo artistico MASBEDO. Nel 2022 ha diretto la produzione delle opere “U Scantu” di Elisa Giardina Papa presentata alla 59a Biennale di Venezia e “Alkestis” di Beatrice Gibson presentata al British Art Show. Nel 2023, ha vinto la dodicesima edizione dell’Italian Council con il progetto “Mamma Perdonami ” e una la residenza On the Road 2023 Production Fellowship, ospitata da Autostrada Biennale.
Giorgiomaria Cornelio è nato a Macerata nel 1997. È poeta, regista, performer e redattore di «Nazione indiana». Ha co-diretto la “Trilogia dei viandanti” (2016-2020), presentata in numerosi festival cinematografici e spazi espositivi. Suoi interventi sono apparsi su «Il Tascabile Treccani», «L’indiscreto», «Doppiozero» e altri. Ha pubblicato “La consegna delle braci” (Luca Sossella editore, Premio Fondazione Primoli), “La specie storta” (Tlon edizioni, Premio Montano, Premio Gozzano) e il saggio “Fossili di rivolta” (Tlon Edizioni). Ha preso parte al progetto Civitonia (NERO Editions). Come performer ha collaborato, tra gli altri, con Franko B, Teatro Valdoca, Roberto Paci Dalò, Cristina Rizzo, Fabio Condemi. La traduzione di Moira Egan di alcune sue poesie scelte ha vinto la Raiziss/de Palchi Fellowship della Academy of American Poets. È uno dei curatori del progetto “Edizioni volatili” e dei direttori artistici del festival “I fumi della fornace”.
Questa edizione di Santarcangelo Festival ospita inoltre il debutto delle due nuove produzioni di Elena Rivoltini e Vashish Soobah, artisti selezionati per l’edizione 2023/2024 di FONDO, e che presentano qui il risultato del lavoro svolto nell’ultimo anno.
There is nothing deeper than one’s own body di Elena Rivoltini (già presentato il 6 e 7 luglio) è una ricerca su voce, estasi e trasformazione che germoglierà in diversi formati e contesti. Partendo da una prospettiva femminista, incarnata e intersezionale, la performance dà voce all’assenza di voce, ossia ai processi fonatori che precedono e permettono l’emissione vocale.
Perle sparse – Perles fanné par tous di Vashish Soobah (11, 12 e 13 luglio) è un’installazione attorno al tema del viaggio, del ritorno al proprio paese di origine. Un viaggio da Mauritius all’Europa e dall’Europa a Mauritius; una mappa geografica multimediale e immaginaria, un percorso narrativo e sensoriale tra i ricordi, una riflessione su cosa si porta con sé quando si migra, in cui l’elemento fondamentale è l’acqua, associata al movimento della diaspora.
FONDO ha supportato negli anni precedenti il lavoro di Emilia Verginelli, Agnese Banti e Giacomo Lilliù / Collettivo Ønar.
FONDO è un progetto coordinato da Santarcangelo dei Teatri e sviluppato con:
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Centrale Fies
ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione Fondazione / Teatro Nazionale
Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee
Fondazione I Teatri – Reggio Emilia
Fuorimargine / Centro di produzione della danza in Sardegna
L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino | Centro di Residenza Emilia-Romagna
Lavanderia a Vapore / Fondazione Piemonte dal Vivo
OperaEstate Festival Veneto / CSC Centro per la Scena Contemporanea
Ravenna Teatro
SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione della Liguria
Teatro Pubblico Campano
Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura
Teatro Stabile dell’Umbria
Triennale Milano Teatro
Ami esprimere la tua creatività in cucina?
Ti piace impastare, infornare e preparare gustose pietanze?
Cucinare è la tua passione?
Dal 27 agosto, il Teatro Dimora di Mondaino accoglierà in residenza Hamdi Dridi, artista francese di origini tunisine, nell’ambito del Progetto Europeo Stronger Peripheries: A Southern Coalition. L’artista porterà avanti una ricerca che vede protagonista la cucina, con i riti e i gesti ad essa collegati, da trasformare in danza e materiale coreografico.
Durante i giorni di residenza, Hamdi Dridi vorrebbe condividere con appassionati di cucina, amatori del mondo del cibo, della pasta fatta in casa, le sperimentazioni e le ricerche per il suo nuovo progetto coreografico DANS(E) HOUSE and constellations.
Il materiale gestuale creato e condiviso durante gli incontri definirà un nuovo vocabolario coreografico che sarà l’ingrediente principale per lo sviluppo del lavoro in teatro dell’artista e delle performer che lo accompagneranno. L’esito di questa ricerca verrà presentato in forma di prova aperta venerdì 6 settembre alle 19.30.
Se sei curioso di incontrarlo, se vuoi sapere di più sul suo progetto creativo e desideri sperimentare come la cucina possa entrare in relazione con le arti performative, entro il 20 luglio 2024, scrivi una mail a teatrodimora@arboreto.org.
ENG
Do you love to express your creativity in the kitchen?
Do you enjoy kneading, baking and preparing tasty dishes?
Is cooking your passion?
Starting on Tuesday, August 27, Teatro Dimora in Mondaino will welcome Hamdi Dridi, a French artist of Tunisian origin, in residence as part of the European Project Stronger Peripheries: A Southern Coalition. The artist will pursue a research that features cooking, with the rituals and gestures connected to it, to be transformed into dance and choreographic material.
During his residency days, Hamdi Dridi would like to share his experimentation and research for his new choreographic project DANS(E) HOUSE and constellations with cooking enthusiasts, lovers of the world of food and homemade pasta.
The gestural material created and shared during the meetings will define a new choreographic vocabulary that will be the main ingredient for the development of the artist’s and the accompanying performers’ work in theater. The outcome of this research will be presented in the form of an open rehearsal on Friday, September 6, at 7:30 p.m.
If you are curious to meet him, if you would like to know more about his creative project, and would like to experience how cooking can relate to the performing arts, by July 20, 2024, please email teatrodimora@arboreto.org.
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