Torna il Bando Residenze Digitali, giunto alla quinta edizione, un’occasione che si rivolge agli artisti delle performing arts per stimolare l’esplorazione dello spazio digitale, come ulteriore o diversa declinazione della loro ricerca autoriale.
C’è tempo fino a giovedì 22 febbraio per partecipare, caricando la propria proposta artistica sul portale il Sonar (www.ilsonar.it).
I 10 partner lanciano il presente bando per la selezione di 4 progetti di Residenza Digitale da svilupparsi nel corso dell’anno 2024: ciascuna delle proposte vincitrici riceverà un contributo di 4.000 euro + iva e la messa a disposizione dell’alloggio e di uno spazio di lavoro per un eventuale periodo di residenza in presenza. Saranno ammesse alla selezione le progettualità artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance che abbiano nello spazio web il loro habitat ideale. Tutti i progetti dovranno prevedere una restituzione on-line aperta al pubblico, da tenersi nel corso del mese di novembre 2024, durante la Settimana delle Residenze Digitali.
Una residenza artistica digitale è un’occasione di studio, sperimentazione, creazione, per la realizzazione di opere in uno spazio nuovo, quello del digitale, con tutte le implicazioni estetiche, tecniche e relazionali che ne derivano. Si tratta di una possibilità che arricchisce il percorso degli artisti, offrendo nuove prospettive a organizzatori, operatori culturali, e agli stessi spettatori.
Il processo di creazione artistica sarà seguito dai partner di progetto e potrà contare sulla collaborazione di tre tutor esperte della creazione digitale, a cui si aggiunge da quest’anno un quarto professionista: le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti e Marcello Cualbu, esperto nei linguaggi dei nuovi media.
Per maggiori informazioni visita il sito www.residenzedigitali.it
Scarica il Bando Residenze Digilati 2024 ➜
Residenze Digitali, già finalista al Premio Rete Critica 2021, è un progetto del Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora │ La Corte Ospitale), l’Associazione ZONA K di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a Vapore, C.U.R.A. – Centro Umbro Residenze Artistiche (La Mama Umbria Umbria International – Gestioni Cinematografiche e Teatrali/ZUT – Centro Teatrale Umbro – Micro Teatro Terra Marique – Indisciplinarte), a cui si aggiungono quest’anno due nuove realtà: il Centro di produzione di danza e arti performative Fuorimargine di Cagliari e l’Associazione Quarantasettezeroquattro (In\Visible Cities – Festival urbano multimediale) di Gorizia.
ECCO I PROGETTI VINCITORI DELL’EDIZIONE 2024
Sono 4 le proposte vincitrici del Bando delle Residenze Digitali, progetto che si rivolge ad artiste e artisti delle performing arts per supportare l’esplorazione dello spazio digitale
- Non Playable Human di Simone Arganini e Rocco Punghellini, esplora, sull’eco della performance Rythm 0 di Marina Abramović, lo spazio fra individuo e NPC (“non-playable-character”- un personaggio programmato per eseguire specifici input, ma privo di arbitrio), in un dialogo da remoto di cui sono partecipi il performer, il pubblico e un mediatore.
- Radio Pentothal di Ruggero Franceschini è una stazione radio diffusa via web e onde radio, ispirata all’omonimo personaggio inventato dal disegnatore Andrea Pazienza e alimentata da un’intelligenza artificiale testuale che crea contenuti visionari e onirici ispirati agli anni ’70 italiani, a cui il pubblico può contribuire in diretta.
- Neuralink Theatre di Filippo Rosati / Umanesimo Artificiale ricerca il concetto speculativo di performatività per impianti cerebrali neurali, esplorando come il cervello percepisce e codifica le immagini. Speculando su nuove forme di interfacce neurali, gli spettatori vengono immersi in un ambiente virtuale che unisce storytelling, gameplay interattivo e stimolazione sensoriale.
- HydroSync di Valerie Tameu è un rituale cyber-magico in cui il movimento del corpo umano, quello di un biota acquatico e un software di intelligenza artificiale collaborano per dare vita a una figura digitale ispirata alla leggenda della Mami Wata, Dea dell’acqua mutaforma.
Ogni progetto riceve un contributo di residenza di 4.500 euro + iva e la messa a disposizione dell’alloggio e di uno spazio di lavoro per l’eventuale periodo di residenza in presenza.
Tutti i progetti prevedono una restituzione on-line aperta al pubblico durante la Settimana delle Residenze Digitali che si terrà dal 26 novembre al 1 dicembre.
Il processo di creazione artistica viene seguito dai partner di progetto e conta sulla collaborazione di tre tutor esperte della creazione digitale, a cui si aggiunge da quest’anno un quarto professionista: Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi, Federica Patti e Marcello Cualbu.
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