Data / Ora
23 June 2017 - 01 July 2017
Categoria
residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo di Orlando Izzo e Angelo Petracca
progetto vincitore di DNAppunti coreografici 2016
Idea, creazione e interpreti Orlando Izzo e Angelo Petracca
voice over Giancarlo Zappacosta
consulenza oftalmologica Dott.ssa Alessia Scaletta
con il sostegno di Florian Metateatro e Corpografie
una produzione di Interno5
con la collaborazione di
Compagnia Virgilio Sieni- Cango/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza di Firenze, CSC – Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Gender Bender di Bologna, Fondazione Romaeuropa, Fondazione del Teatro Grande di Brescia, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino.
“Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe!” – Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll
La relatività di un’azione, di un gesto quotidiano e per estensione di qualsiasi “presenza” visibile all’occhio, dà origine all’interrogativo che i due autori e danzatori si sono posti osservandosi nella creazione. Cosa c’è di vero ed assoluto nell’istinto di un movimento? L’indagine semiscientifica che durante la residenza si vuole approfondire parte dalla radice di ciò che determina in prima istanza il giudizio di una qualsiasi realtà: la vista. Tutto ciò che esiste e quindi anche tutto ciò che viene creato e danzato è, appunto, creato e danzato utilizzando la vista del creatore e la vista dell’interlocutore pubblico: cosa lo rende universale dal momento che il punto di vista può cambiare inesorabilmente a causa di sindromi che alterano la percezione visiva della realtà (Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie), di disturbi dell’occhio o anche a causa di distanze e prospettive differenti rispetto al luogo della performance?