on 17 Dicembre |
in collana il giardino salvatico |
by Paolo Brancalion |
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Autore: Mariano Dammacco
Illustrazioni di Stella Monesi
L’arboreto Edizioni
Mondaino, ottobre 2019
Direzione: Fabio Biondi
Coordinamento: Simonetta Piscaglia
Ideazione e realizzazione grafica: Lucrezia Gismondi
Pagine: 96
Dimensione: 16 cm x 16 cm
Prezzo di copertina: 10,00 €
ISBN: 978-88-905737-9-8
Il libro La buona educazione contiene il teso integrale dell’omonimo spettacolo teatrale, testo di Mariano Dammaco, ma non solo: il libro si apre con ” Un lessico teatrale: tridimensionalità, agilità del pensiero, contrappesi, collanti”, conversazione tra Mariano Dammacco, autore, Serena Balivo, attrice, e Gerardo Guccini, storico del teatro e docente universitario (Università di Bologna). Nel dialogo si racconta del lavoro di preparazione della drammaturgia e dello spettacolo ” La buona educazione”. Inoltre, il libro contiene illustrazioni inedite di Stella Monesi.
La buona educazione racconta la storia di una donna che deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente. Deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un giovane uomo. Serena Balivo dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e per condividere con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito. Sarà all’altezza? La buona educazione muove i suoi passi da alcune domande: quali sono i valori, i contenuti, le idee che oggi si trasmettono da un essere umano all’altro? Quali sono gli attori di questa trasmissione di contenuti? A cosa servono questi contenuti, questi valori, queste idee? A cosa ci preparano?
La Piccola Compagnia Dammacco
La Compagnia con sede a Modena, è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e alcuni giovani artisti che hanno aderito alla sua poetica per poi sviluppare una ricerca artistica comune realizzata in particolare da Dammacco insieme all’attrice Serena Balivo. Ai due si è poi unita la disegnatrice Stella Monesi.
La compagnia svolge le proprie attività perseguendo un’idea di teatro etico, un teatro che sia d’arte e d’autore e, al tempo stesso popolare, ovvero accessibile a tutti per contenuti e linguaggi. Questa idea ha portato il proprio lavoro all’interno di prestigiosi festival: Primavera dei Teatri, Teatri di Vetro, Tramedautore, Asti Teatro, Castel dei Mondi, Vie. Scena Contemporanea Festival, Concentrica, Torino Fringe Festival, L’opera galleggiante, Il giardino delle esperidi, FIT Festival (Svizzera), Festival PAN (Slovacchia). Oltre che con L’Arboreto Teatro Dimora, ha avviato collaborazioni con ERT-Emilia Romagna Teatro, ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna.
Il suo lavoro artistico ha ricevuto riconoscimento dalla vittoria del Premio nazionale di drammaturgia Il centro del discorso 2010 per il testo “L’ultima notte di Antonio”, dalla vittoria del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011 per il Primo studio de L’inferno e la fanciulla; lo spettacolo L’inferno e la fanciulla è stato finalista al Premio In-box Blu 2016; lo spettacolo Esilio è vincitore di Last Seen 2016 (spettacolo dell’anno su Krapp’s Last Post), è tra i quattro spettacoli finalisti del Premio Rete Critica 2016, finalista al Premio Cassino OFF 2017, semifinalista al Premio In Box 2017.
Serena Balivo è vincitrice del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2011 sezione monologhi per il primo studio de L’inferno e la fanciulla, nonché seconda classificata al Premio Ubu 2016 nella categoria “nuovo attore o attrice (under 35)”.
Mariano Dammacco è vincitore del Premio nazionale di drammaturgia “Il centro del discorso” 2010 con il testo “L’ultima notte di Antonio” e, precedentemente al percorso con la compagnia, è vincitore del Premio ETI/Scenario 1993 con lo spettacolo Sonia la Rossa e del Premio ETI/Vetrine 1996 con lo spettacolo Amleto e la Statale 16.
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