Data / Ora
19 Settembre 2016 - 25 Settembre 2016
residenza creativa per la produzione del nuovo spettacolo di gruppo nano
– primo periodo –
Progetto di residenza condiviso da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Mama Umbria di Spoleto, Twain Residenza di spettacolo dal vivo di Roma
Il corpo è senza organi. La sua identità è perduta, deterritorializzata. L’attività del corpo è: svuotare, spostare, sottrarre, ricollocare per inciampare e mai cadere in una identità. L’attività è sempre transitiva. Eppure il corpo non è il centro. E’ produttore di tracce e residui. Un esercizio “difficilissimo” (come direbbe un bambino): disfare lo spazio, il tempo, il ritmo, la figura. Una fuga perpetua.
Marco Valerio Amico
gruppo nanou nasce a Ravenna nel luglio del 2004 come luogo di incontro dei diversi linguaggi e sensibilità che caratterizzano la ricerca artistica di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura. In questo contesto corpo, il suono e l’immagine trovano un linguaggio comune nella coreografia, dando vita ad un’opera organica.
gruppo nanou concentra la propria ricerca sul corpo, inteso come: corpo sonoro, corpo/oggetto, corpo/luce, elementi che si situano sullo stesso piano del corpo del performer, il quale diviene segno tra i segni. Di conseguenza la coreografia è assunta come linguaggio comune alle diverse specializzazioni artistiche che dialogano sulla scena. Vi è una coreografia dell’immagine, il cui movimento è dato da un peculiare utilizzo della luce, ed una coreografia del suono, che non solo accompagna, ma suggerisce e talvolta svela la direzione stessa del corpo e del movimento.
L’immagine ricerca un altrove, in grado di sottrarre gli oggetti del reale all’oggettività di cui godono, lasciare fuori scena l’azione che funge da movente per osservare ciò che resta (l’indizio) o ciò che si dona come dato di fatto, carico di mistero, con lo scopo di riconoscere nei luoghi della quotidianità e dell’intimità quella piega da cui deflagra il dato conturbante.
Il primo lavoro della compagnia è Namoro, datato 2005, una parabola coreografica sull’incontro di due esseri umani e la costruzione dei primi scambi amorosi.
Vincitore del premio GD’A – Giovani Danz’Autori e inserito in una programmazione nazionale. È la volta di desert-inn [il quarto uomo] (2006, ripreso nel 2008), una sorta di viaggio nel subcosciente a partire da un romanzo noir di James Ellroy, che mescola atmosfere astratte a particolari estremamente quotidiani e riconoscibili.
Erotismo e bestialità sono i temi di Sulla conoscenza irrazionale dell’oggetto [tracce verso il nulla] (2008). Tra il 2008 e il 2011 viene prodotto il progetto Motel, trilogia composta da Prima Stanza, Seconda Stanza e Anticamera che costruisce un viaggio in una dimensione spazio-temporale quasi ciclica. Sport (2011) è un solo che ragiona sulla fragilità trapiantando alcuni esercizi ginnici in un ambiente buio, attraversato da fasci di luce e da un soundscape che riproduce, al contempo, la dimensione interna e quella pubblica di un atleta nel suo esercizio. Gli ultimi tre lavori sono progetti composti da più step: Dancing Hall (2012/2013), Strettamente Confidenziale (2013/2015) e J.D., tutt’ora in corso, incentrato sulla perdita dell’identità e diviso nei passi dal titolo John Doe, Baby Doe , Xebeche e Jane Doe.
Prova aperta
25 Settembre 2016
ore: 15:00
Entrata libera
L’arboreto – Teatro Dimora
Mondaino
25 Settembre 2016
ore: 17:00
Entrata libera
L’arboreto – Teatro Dimora
Mondaino
Sto caricando la mappa ....
L’arboreto – Teatro Dimora
via arboreto, 6 - Mondaino
43.8540937
12.66871459999993